Storia

La storia


“Dopo aver scritto un racconto ero sempre vuoto e triste e felice insieme” (Ernest Hemingway)

 

Ci piace citare questa frase per descrivere la grande emozione tutte le volte che leggiamo il racconto del compianto amico Franco Sargenti, uno dei fondatori e storico presidente di Mugello Marathon.

“Eravamo in 48, la prima volta, dei pionieri.

L’atto di nascita della Maratona del Mugello, la prima in assoluto in Italia, fu una scommessa per pochi appassionati, partita alle 19.30 del 21 settembre 1974.

Quegli appassionati eravamo noi.

Si svolse in aperta campagna, strade bellissime di giorno, ma tetre e buie la notte.
Eppure nessuno si tirò indietro: l’ultimo arrivò a mezzanotte inoltrata, l’aria un po’ stravolta.

Ma facciamo un passo indietro: nel 1974 in Italia il podismo era una novità assoluta, esplosa solo da un paio d’anni.

Una moda nuova, salutare, divertente che coinvolgeva sempre più appassionati.

Noi ragazzi, in piena “podismomania”, ci eravamo costituiti in una società sportiva e ogni domenica ci dedicavamo a corse e corsette con caratteristiche e chilometraggi diversi.

Maratone pronte ad accoglierci, in Italia, non ce n’erano: potevamo solo fare da invidiosi spettatori a quelle organizzate dalla federazione per selezionare gli atleti destinati alle Olimpiadi, ai Campionati Italiani e a quelli Europei.

Gare ristrette a poche decine di atleti di élite.

Così, la maratona ce la inventammo noi. E fu la prima di una lunghissima serie.

Quei 48 partecipanti già nel 1975 erano diventati 205, nel 1976 addirittura 502, poi oltre 1000.
Via via che passavano gli anni e le edizioni, gli atleti provenivano da sempre più lontano: Francia, Ungheria, Germania, Svizzera.
La nostra piccola Maratona personale era diventata internazionale.

Tra il 1981 e il 1985 il nostro antico professore di arte e disegno delle scuole medie ebbe un’altra idea splendida: vennero disegnate, realizzate a calco e coniate cinque medaglie destinate ai partecipanti, oggi molto rare, che rappresentavano i monumenti e gli stemmi della nostra meravigliosa vallata.

La Maratona del Mugello crebbe, e noi con lei, sacrificandoci volentieri per farla volare sempre più in alto. Alcune figure diventarono leggendarie, come il grande Mario Boretti.

Un’altro instancabile promotore, super maratoneta, conosciuto da centinaia di podisti, fu Roberto Gherardi, che morirà a seguito di un malore fatale nel 2004, durante la Maratona di Bologna.

Da quel giorno la Maratona del Mugello fu anche memorial per Roberto, in modo che restasse, in qualche modo, sempre con noi.

Ed eccoci arrivati ai giorni nostri. Passano gli anni e siamo ancora qui, impegnati a fare del nostro meglio, alla ricerca di nuove idee per migliorare il nostro evento preferito, per renderlo ancora più piacevole per i partecipanti.

Vogliamo che si trovino bene. Del resto, siamo podisti anche noi: sappiamo cosa significa correre una Maratona. Sappiamo quanta fatica, quanto impegno, quanto sudore c’è dietro.

Gli anni sono passati e sono nate tante maratone. In Italia, in Europa, nel Mondo.

Immense metropoli creano eventi grandiosi, nascono manifestazioni affascinanti in splendide città, con investimenti enormi, pubblicità, grandi business.
La nostra Maratona del Mugello è rimasta se stessa.

Bella e semplice, immersa in un paesaggio meraviglioso che racconta la storia della famiglia dei Medici, l’arte di Giotto di Bondone e del Beato Angelico, nostri illustri conterranei e nostri avi come il maestro di Galateo Monsignor Giovanni della Casa.

Chi partecipa alla Maratona del Mugello può respirare ancora oggi la genuinità della campagna toscana a un passo da Firenze, assaggiare i sapori squisiti di questa terra, ammirare i nostri bellissimi monumenti.

La Maratona del Mugello è la più vecchia d’Italia, una delle più vecchie d’Europa e del mondo.

Siamo una piccola comunità con una grande Maratona, e vi aspettiamo a braccia aperte.

Per continuare a fare la storia, insieme.”

Franco Sargenti, Comitato Maratona Del Mugello – La più antica d’Italia